La programmazione annuale è vertita totalmente sul tema dell'INCLUSIONE.
Anno scolastico 2017/18
Affinchè i bambini possano affinare e approfondire la conoscenza della propria identità, è importante aiutarli a differenziarsi dagli altri, e a rendersi conto che i propri amici, così uguali e così diversi, hanno caratteristiche uniche e irripetibili. La progettazione ha visto come protagoniste sei pulcette (dal libro di Beatrice Alemagna, Nel paese delle pulcette) che si conoscono per la prima volta (un po’ come il gruppo classe) e non capiscono perché non sono uguali fra loro. I bambini le hanno conosciute attraverso letture, video e drammatizzazioni, hanno imparato a riconoscerle per le loro peculiarità, ad anticipare le loro battute, a ridere per la loro goffaggine. Le pulcette hanno addobbato il salone al piano terra e sono diventate i segnapresenze nell’angolo dell’appello, ma soprattutto hanno fatto comprendere che: “nel paese delle pulcette, come in tutti i paesi del mondo, non si può scegliere: si nasce come si nasce, UNO DIVERSO DALL’ALTRO”. Ma cosa fare se un bambino è “diverso”? Se per esempio si trascina dietro un pentolino, siamo sicuri di riuscire a dargli importanza in classe, nei gruppi, nella società? Troppo spesso chi ha un pentolino viene emarginato, per questo l’inclusione rimane una priorità fondamentale del sistema scolastico di ogni ordine e grado. Comprendere che il pentolino non deve per forza coincidere con la disabilità, ma con le difficoltà che ogni individuo si trova a vivere più e più volte nel corso della propria vita, è il primo passo per stimolare la consapevolezza delle proprie responsabilità nel creare il mondo migliore. Il libro di Isabelle Carrier ci ha fornito innumerevoli spunti. E alla fine è nella solidarietà che si trova la soluzione: un'insegnante gli prepara una saccoccia dove tenere il pentolino che diventa per tutti una risorsa.